Interventi e tecniche di sostegno, consolidamento terreni con parete chiodata.

La parete chiodata serve fondamentalmente per rinforzare i terreni, che allo stato naturale, non sarebbero in grado di sopportare determinate sollecitazioni. La chiodatura di una parete (soil nailing) avviene includendo nel terreno di parete dei "chiodi" che migliorano la coesione e la capacità di resistenza, lavorando prevalentemente in tensione. Qua sotto vediamo in un nostro lavoro di consolidamento, come viene realizzata una parete chiodata.

Parete chiodata realizzazione

I chiodi vengono infissi per trivellazione nella parete (chiodatura) e poi cementati. Si realizza una struttura che ha una enorme stabilità, dovuta sia alla resistenza chiodo/cemento, sia alla resistenza passiva dei chiodi stessi. La parete chiodata viene poi finita con un rivestimento di spritz-beton ulteriormente armato. In alcuni casi in sostituzione della rete metallica, viene utilizzata un'armatura in fibra che consente di avere comportamenti meccanici differenti. Nella parete chiodata qua sopra, il fissaggio del chiodo è stato fatto con un dado di serraggio, ma può avvenire anche per piegatura o cementazione della testa.

Parete chiodata, spritz-beton
Quando dobbiamo agire per stabilizzare un pendio o uno scavo e decidiamo di intervenire al consolidamento del terreno con la tecnica soil nailing (cucitura del suolo o chiodatura del suolo), dobbiamo impiantare a breve distanza una serie di barre d'acciaio con dimensioni variabili. La parete chiodata risulta quindi una tecnica di consolidamento passivo, che sviluppa la sua efficacia nell'interazione terreno/chiodo e il chiodo lavora prevalentemente a trazione. Una volta terminata la parete chiodata con lo spritz beton, si ottiene praticamente un nuovo materiale composito, con caratteristiche meccaniche che dipendono dalle geometrie e dai materiali utilizzati. Il consolidamento ulteriore alla superficie di scivolamento è dato dalla rete metallica e ulteriormente da piastre di ripartizione (come nella fotografia a sinistra). La tecnica della parete chiodata è davvero flessibile e può essere utilizzata in quasi qualsiasi opera di sostegno.



Come si realizza una parete chiodata?

Parete chiodata, chiodaturaLa stabilizzazione delle pareti di scavo procede per fasi successive. L'operazione preliminare da fare è assicurare la stabilità del fronte di scavo per un minimo tempo, in modo da poter procedere alla realizzazione della parete chiodata. Poi si passa alle perforazioni con geometrie, diametri e inclinazioni adeguati al progetto e secondo i dettagli stratigrafici. A questo punto si inseriscono i chiodi nei fori e si proietta la boiacca. Le varianti di lavorazione della parete chiodata possono prevedere chiodi auto perforanti, guaine corrugate di protezione, sistemi drenanti e piastre di ripartizione. A questo punto si procede con la posa della rete elettrosaldata e dello strato di spritz-beton adeguato. A seconda della tipologia di parete chiodata da realizzare, le singole operazioni possono essere variate o ripetute, anche per garantire (quando necessario) una buona visibilità architettonica.

La parete chiodata come soluzione provvisoria o permanente

Opere Geotecniche ha ottima esperienza nelle pareti chiodate (tecnica Soil Nailing) come interventi di sostegno permanenti o provvisionali su fronti di scavo o di consolidamento su movimenti franosi, nonchè per il miglioramento dei terreni di fondazione. Le pareti chiodate sono da ritenersi ottimi ancoraggi passivi che lavorano come opere di rinforzo con un concetto vecchio quanto valido, rinforzare tramite inclusioni (basti pensare al cemento armato). Si tratta di ottenere un "materiale" composito, le cui caratteristiche meccaniche migliorano lo stato iniziale. Le armature incluse (in questo caso chiodi e rete) lavorano per resistere in trazione e hanno una relativa facilità di realizzazione. La parete chiodata ha una buona diffusione in Francia, dove è nata e applicate su larga scala nei muri dei sottopassi ferroviari del TGV.